O.Wilde, Preface to 'The Picture of Dorian Gray'

The artist is the creator of beautiful things. (...)
Those who find ugly meanings in beautiful things are corrupt without being charming. This is a fault.
Those who find beautiful meanings in beautiful things are the cultivated. For these there is hope.
They are the elect to whom beautiful things mean only Beauty.
There is no such thing as a moral or an immoral book. Books are well written, or badly written. That is all. (...)

No artist is ever morbid. The artist can express everything. (...)
All art is at once surface and symbol. Those who go beneath the surface do so at their peril.
Those who read the symbol do so at their peril.
It is the spectator, and not life, that art really mirrors.
Diversity of opinion about a work of art shows that the work is new, complex, and vital.
When critics disagree the artist is in accord with himself...


O. Wilde (1854-1900),
Preface to 'The Picture of Dorian Gray'


Sunday, July 24, 2011

Padre Luigi Maria Monti, Bovisio M.go, 2

I suoi anni a Bovisio


2.

Il 1830 fu una data molto importante nella vita di Luigi: a marzo nacque la sorella Maria Luigia e, subito dopo,  quando non aveva ancora compiuto cinque anni,  fu cresimato dal cardinale Gaisruck nel Duomo di Milano dove si recò a piedi con altri compaesani accompagnato dalla profonda fede dei suoi genitori (13).  Non si è potuti risalire invece a quando Luigi cominciò a fare la comunione. Questo anche perché a quel tempo non c’erano le grandi esteriorità di oggigiorno: l’evento, che indubbiamente rappresentava un giorno importante per la famiglia, era in effetti vissuto in modo molto intimistico.  Sicuramente Luigi ricevette il Sacramento della S. Comunione molto presto nella sua vita:  ciò lo si può dedurre dall’esempio dei suoi genitori e dalla precocità della sua Cresima (14).
Circondato da tanta fede convinta e sorretto da una forte unità familiare, Luigi acquisì un grande senso di responsabilità personale e di fedeltà verso i propri doveri (15).  Come tutti i ragazzi del regno Lombardo-Veneto frequentò la scuola elementare presso il parroco. Nella sua opera di riforma sociale e culturale il governo austriaco aveva infatti stabilito che in ogni parrocchia fosse istituita una scuola elementare minore, gestita dal curato, per poter dare ai ragazzi di qualsiasi condizione sociale un minimo di istruzione necessaria per affrontare la vita (16). Le scuole elementari maggiori erano invece a carico del governo e si trovavano solo nei capoluoghi di provincia.
Così Luigi imparò a leggere e a scrivere, a far di conto, a  riflettere e a pregare sotto la vigile guida di don Carlo.  Ma soprattutto imparò che l’intelligenza era un dono che permetteva di avvicinarsi a Dio, un dono che doveva essere coltivato e messo a disposizione del prossimo.  E il ragazzo, di carattere socievole e vivace, non tardò a mettere in pratica questi insegnamenti. Grazie  alla sua forza intraprendente e trascinatrice, nel suo piccolo mondo fu sempre il primo ad organizzare e promuovere momenti di divertimento e di incontro tra i suoi amici e coetanei.
Ma in questo contesto sereno, alimentato anche dalle nozze della sorella Maria Giuseppa nel 1832 e dalla nascita di un altro fratellino nel 1834 (17), si stava preparando un’altra tragica esperienza di dolore per la famiglia.


13. Secondo l’abitudine del tempo, il vescovo cresimava solitamente  tutti i candidati durante la visita pastorale. Se questa però non avveniva, egli convocava in Duomo per la Pentecoste i ragazzi e le ragazze, accompagnati dai loro parroci, padrini e madrine.

14. Il catechismo di allora insegnava che i ragazzini potevano ricevere il sacramento all’Altare solo quando erano giunti all’età di ben intendere ciò che andavano a ricevere.

15.  E. Apeciti, op. cit., pag. 31

16. A quel tempo le scuole di Bovisio non andavano oltre la terza elementare. (E. Perniola, op. cit.,  pag. 27).

17.  Il 26 gennaio 1832 Maria Giuseppa sposò  Riva Natale, di Varedo. Giuseppe Sem nacque il 20 giugno 1834.



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