I suoi anni a Bovisio
2.
Il 1830 fu una data molto importante nella vita di Luigi: a marzo nacque la sorella Maria Luigia e, subito dopo, quando non aveva ancora compiuto cinque anni, fu cresimato dal cardinale Gaisruck nel Duomo di Milano dove si recò a piedi con altri compaesani accompagnato dalla profonda fede dei suoi genitori (13). Non si è potuti risalire invece a quando Luigi cominciò a fare la comunione. Questo anche perché a quel tempo non c’erano le grandi esteriorità di oggigiorno: l’evento, che indubbiamente rappresentava un giorno importante per la famiglia, era in effetti vissuto in modo molto intimistico. Sicuramente Luigi ricevette il Sacramento della S. Comunione molto presto nella sua vita: ciò lo si può dedurre dall’esempio dei suoi genitori e dalla precocità della sua Cresima (14).
Circondato da tanta fede convinta e sorretto da una forte unità familiare, Luigi acquisì un grande senso di responsabilità personale e di fedeltà verso i propri doveri (15). Come tutti i ragazzi del regno Lombardo-Veneto frequentò la scuola elementare presso il parroco. Nella sua opera di riforma sociale e culturale il governo austriaco aveva infatti stabilito che in ogni parrocchia fosse istituita una scuola elementare minore, gestita dal curato, per poter dare ai ragazzi di qualsiasi condizione sociale un minimo di istruzione necessaria per affrontare la vita (16). Le scuole elementari maggiori erano invece a carico del governo e si trovavano solo nei capoluoghi di provincia.
Così Luigi imparò a leggere e a scrivere, a far di conto, a riflettere e a pregare sotto la vigile guida di don Carlo. Ma soprattutto imparò che l’intelligenza era un dono che permetteva di avvicinarsi a Dio, un dono che doveva essere coltivato e messo a disposizione del prossimo. E il ragazzo, di carattere socievole e vivace, non tardò a mettere in pratica questi insegnamenti. Grazie alla sua forza intraprendente e trascinatrice, nel suo piccolo mondo fu sempre il primo ad organizzare e promuovere momenti di divertimento e di incontro tra i suoi amici e coetanei.
Ma in questo contesto sereno, alimentato anche dalle nozze della sorella Maria Giuseppa nel 1832 e dalla nascita di un altro fratellino nel 1834 (17), si stava preparando un’altra tragica esperienza di dolore per la famiglia.
13. Secondo l’abitudine del tempo, il vescovo cresimava solitamente tutti i candidati durante la visita pastorale. Se questa però non avveniva, egli convocava in Duomo per la Pentecoste i ragazzi e le ragazze, accompagnati dai loro parroci, padrini e madrine.
14. Il catechismo di allora insegnava che i ragazzini potevano ricevere il sacramento all’Altare solo quando erano giunti all’età di ben intendere ciò che andavano a ricevere.
15. E. Apeciti, op. cit., pag. 31
16. A quel tempo le scuole di Bovisio non andavano oltre la terza elementare. (E. Perniola, op. cit., pag. 27).
17. Il 26 gennaio 1832 Maria Giuseppa sposò Riva Natale, di Varedo. Giuseppe Sem nacque il 20 giugno 1834.
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